Gennaio 9, 2024
Quale migliore occasione di vivere Gallipoli in inverno se non quella del suo Carnevale? Tra i più famosi e pittoreschi d’Italia, questa ricorrenza così attesa e sentita da grandi e piccini inonda la cittadina di colore, opere in cartapesta e allegre sfilate in maschera proprio nei giorni freddi di febbraio!
Ormai giunto alla sua 83a edizione, il Carnevale di Gallipoli è però una tradizione che ha radici lontane nel tempo, risalenti addirittura all’epoca medievale. Da allora, e ancora oggi, essa mette ogni anno in moto un folto numero di maestranze della cartapesta locale, gruppi mascherati e un pubblico che accorre festoso da tutta l’area ionica del Salento.
Si parte il 17 gennaio con il suggestivo rito del fuoco, la cosiddetta “focareddha”. Il giorno dedicato a Sant’Antonio Abate, infatti, un’imponente catasta di ramoscelli secchi d’ulivo alimenta un falò vivace, cui si accompagnano danze e balli purificatrici degli animi della gente.
Si è allora pronti a un periodo di preparazione che culmina, in Corso Roma, nella sfilata dei carri allegorici in cartapesta, frutto della dedizione e della creatività di artigiani e loro aiutanti e raffiguranti personaggi di fantasia, caricature di volti noti: tutti, in realtà, portatori un profondo significato, ironico o di critica. Protagonista, però, è la maschera tipica: il fantomatico Titoru (Teodoro). Giovane soldato di ritorno a Gallipoli nel periodo di Carnevale, egli peccò però di ingordigia, finendo strozzato da una delle deliziose polpette preparate dalle mani esperte e amorevoli della madre, Caremma. Al cospetto del giovane defunto, si radunano donne piangenti, che animano tradizionalmente la scenetta di una morte a dir poco tragicomica.
Che dire, poi, delle tradizioni culinarie? Di certo, i gallipolini non si fanno mancare le prelibatezze più irresistibili, dolci e salate. Se la pasticceria artigianale prepara le “chiacchiere” (frappe), le castagnole e i tanti confetti colorati ripieni di liquore o frutta secca, sulle tavole di ogni casa abbondano le polpette fritte e il tradizionale sugo della nonna.
Vivere appieno la gioia di un Carnevale intriso di storia e tradizioni che rallegrano gli occhi e il palato è un’esperienza da non perdere per scoprire il volto autentico di Gallipoli, non solo in estate! Da Palazzo Zacà, nel cuore del Centro Storico, troverete ad accogliervi un palazzo d’altri tempi, in cui far ritorno dopo aver vissuto la festa che riunisce in allegria una cittadina dall’animo sempre in festa!
Prenota direttamente qui l’incantevole residenza.
Il Palazzo conserva ancora oggi tutto il suo splendore grazie alla cura e ai pregevoli lavori di restauro e manutenzione eseguiti negli anni.
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Antica dimora signorile dal fascino ancora intatto, Palazzo Zacà è tra gli esempi più genuini dell’edilizia civile del XVIII secolo, di proprietà dell’omonima famiglia sin dagli albori del 1900.
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